Proseguono sempre con grande successo di pubblico e critica i concerti della Mitteleuropa Orchestra. Due gli appuntamenti irrinunciabili, che vedranno protagonista l’Orchestra Sinfonica regionale domenica 28 aprile, alle ore 18.00, a Venezia, nelle prestigiosa cornice della Scuola Grande di San Rocco e martedì 30 aprile, alle ore 21.00, al Duomo di Lignano Sabbiadoro, a ingresso libero.
Il 28 aprile, a Venezia la Mitteleuropa Orchestra sarà diretta dal Maestro Francesco Fanna in un suggestivo programma Beethoveniano che prevede l’esecuzione del celebre Concerto per pianoforte e orchestra n.1 con la famosa pianista Letizia Michielon e la Sinfonia n. 4.
La Scuola Grande di San Rocco dove si esibirà la Mitteleuropa Orchestra è una Confraternita di laici fondata nel 1478. La profonda venerazione popolare nei confronti di san Rocco, la cui reliquia era già in possesso della Confraternita sin dal 1485, contribuì alla sua forte crescita fino a divenire la più ricca Scuola della città. Fu allora che si decise di edificare la nuova imponente sede monumentale chiamando poi il Tintoretto a dipingervi il suo più famoso ciclo pittorico con episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento. Essa è l’unica delle antiche Scuole Grandi ad essere sopravvissuta alla caduta della Repubblica. È un luogo eccezionale dove oltre 60 dipinti sono conservati nella loro collocazione originaria in un edificio che dalla sua costruzione non ha quasi subito modifiche.
Martedì 30 aprile, al Duomo di Lignano Sabbiadoro la Mitteleuropa Orchestra, guidata dal Maestro Igor Zobin, si esibirà in un programma imperdibile per festeggiare la Primavera che prevede l’esecuzione della splendida Sinfonia n.4 l”Italiana” in La Maggiore op.90 di F. Mendelssohn-Bartholdy e la Sinfonia n.5 in do minore op.67 di L.V. Beethoven. Il concerto, a ingresso libero, è inserito nel programma della manifestazione Lignano in Fiore.
Proprio per avere ulteriori delucidazioni sul concerto di Lignano Sabbiadoro abbiamo rivolto alcune domande al Maestro Igor Zobin.
Ci può raccontare la scelta dei brani?
Due brani tra i più celebri e significativi della storia della musica, di carattere e dalla concezione molto diversa l’uno rispetto all’altro.
Il primo, “l’Italiana” di Mendelssohn, scritto dall’autore durante la sua permanenza in Italia; un’ode alla natura, alle tradizioni, alla storia di quello che ha scoperto come un Paese dai mille volti.
Il secondo, la “Quinta” di Beethoven, sinfonia titanica, scritta in un lasso di tempo di alcuni anni, rappresenta senz’altro il bisogno dell’autore di compiere un lungo cammino interiore; permeata da riferimenti allegorici, di un simbolismo radicato nella cultura spirituale e filosofica del tempo, di concezione molto “illuministica”.
Come affronterà la Sinfonia n. 4 di Medelssohn-Bartholdy e la Sinfonia n. 5 di Beethoven?
Sono brani che hanno un carattere marcato, chiedono di essere studiati partendo dalla loro storia e dal perché della loro concezione; se non si compie questo fondamentale passo, si rischia di non interiorizzare la loro essenza e di conseguenza di celarla al pubblico.
Una orchestra, la Mitteleuropa, che ci pare sempre più pronta, preparata e professionale? Come si trova a lavorare con questo ensemble?
La Mitteleuropa è una grande e rinomata realtà artistica che sta compiendo grandi passi, anno dopo anno; questo si deve alla Regione che crede nel progetto, alla qualità e al cuore dei suoi professori e a un team di persone che, anche se in sordina, lavora in modo eccezionale. Ci sono grandi traguardi e bellissimi progetti all’orizzonte…questo grande gruppo è ora pronto più che mai.
Con rispetto, tranquillità, inventiva e caparbietà si può veramente arrivare lontano!
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